Open Day, la gioia di un incontro

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Se devo riassumere con una parola il senso dell’Open Day appena realizzato alle Superiori RM scelgo “incontro”.

Quello che ci era un po’ mancato negli ultimi due anni, seppure avessimo sempre aperto la scuola due o tre volte alle visite in presenza delle famiglie (distanziate e divise in piccoli gruppi per entrare nelle classi a vedere alcune attività) in controtendenza con la maggior parte degli altri istituti milanesi, che si limitavano al virtuale.

La cordialità e la bellezza della nostra proposta educativa finalmente si sono potute dispiegare non solo attraverso gli sguardi (come ai tempi delle mascherine) ma nell’ampiezza dei sorrisi, nelle strette di mano e nella forza degli abbracci!

Giunti al terzo piano ecco subito il Punto Accoglienza, dove ogni famiglia in visita veniva affiancata dai nostri alunni, che come guide discrete ma precise li accompagnavano nelle Aule-evento per assistere ora ad un approfondimento sull’Uomo vitruviano, ora ad un videocollegamento con l’Irlanda per ascoltare l’esperienza di Valeria di IV Linguistico.
Dal vivo invece Alice e Letizia hanno raccontato la loro permanenza a Madrid c/o il “Colegio Newman”, nostra scuola partner da anni, e Benny i suoi sei mesi in famiglia negli Stati Uniti.

Studenti della scuola e ragazzi in visita si incontrano per scambiarsi esperienze di vita.
Gli sguardi di alcune donne affascinanti ci osservano dalle grandi foto in bianco e nero, mentre ragazze e ragazzi di V Linguistico raccontano in francese la loro biografia.
Impossibile non imbattersi in Dante e Virgilio in carne ed ossa, pronti ad accompagnarci nel loro viaggio con una promessa di amicizia e di salvezza.
E come non rimanere coinvolti nel suggestivo paesaggio che faceva da sfondo al racconto delle fiabe tedesche o togliersi la curiosità di impugnare un pennello e provare a tracciare qualche segno sui fogli sotto l’occhio vigile della prof di cinese?
Interessante entrare in laboratorio dove alunni e alunne dello Scientifico con camice e ampolle stanno svolgendo esperimenti di vario tipo, istruttivo ma anche divertente visitare l’Aula-mostra della Convivenza ascoltando le spiegazioni delle brave guide davanti alle foto più belle alle pareti e sulla Lim.

Trasmette allegria vedere nei corridoi tanta gente che conversa, fa domande ai prof, si incontra per la prima volta o si rivede dopo qualche anno, come nel caso dei carissimi ex-alunni ormai universitari o già lavoratori, che tornano volentieri a trovarci.
Questo è sempre un bel momento, capisci che si sono affezionati a questo luogo, a questi nostri volti e noi ai loro. Li immortaliamo negli immancabili “selfoni” e gli alunni attuali guardano con curiosità chi li ha preceduti e percepiscono che coi prof si può dialogare e creare un legame che va ben al di là del semplice aspetto didattico.

Il tempo vola, si prende un caffè nell’area ristoro (da sottolineare la gradita presenza di alcune mamme di II Linguistico che hanno dato la disponibilità per accogliere e servire i genitori in visita) ed è già quasi l’ora di pranzo.
Le famiglie salutano e vanno via contente degli incontri fatti, noi togliamo gli allestimenti, risistemiamo i banchi nelle classi e intanto ci diciamo che siamo contenti degli incontri fatti.
Ecco, “incontro” è proprio la parola giusta per sintetizzare questo sabato di ottobre.
In attesa del prossimo appuntamento di scuola aperta fissato per il 19 novembre p.v.

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Stella Bellada, docente di Lettere e Arte nei Licei RM

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