Insieme faremo cose molto belle

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Matteo-Severgnini

Con immenso piacere, a partire dal prossimo 8 gennaio, accoglieremo tra noi il Professor Matteo Severgnini, che inizierà a collaborare con la nostra scuola assumendo il ruolo di Rettore. Matteo condivide con tutti noi lo sguardo e la passione per l’educazione, avendo dedicato la sua vita alle giovani generazioni come insegnante di Filosofia prima e poi come direttore di un’istituzione educativa così particolare e feconda di vita come la Luigi Giussani High School di Kampala, in cui ha lavorato per più di 10 anni.
La guida della scuola si arricchisce dunque del suo sguardo aperto, lieto e accogliente da cui noi, voi e tutta la comunità scolastica potremo trarre beneficio.

In attesa che possiate incontrarlo, vi lasciamo una breve presentazione che trovate sotto riportata.
Invitiamo ciascuno ad unirsi a noi nel benvenuto a Matteo, affidando lui e tutti noi a Maria, Regina Mundi.

Matteo Severgnini è il direttore della Luigi Giussani High School di Kampala in Uganda dal 2012. La sfida educativa e la passione per la crescita delle nuove generazioni hanno originato numerose collaborazioni con istituti internazionali che hanno fatto dell’educazione la propria missione, creando così una rete di cooperazione e discussione culturale che arricchisce il lavoro comune. Tra i vari istituti segnaliamo: l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; the University of Notre Dame in South Bend, Indiana; the Catholic University of America of Washinton; Cristo Rey High School of Boston; the Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt, la scuola Sacro Cuore di Milano; la scuola superiore La Traccia di Bergamo, the Cardinal Maurice Otunga School in Nairobi; the Saint Peter and Paul school di Lagos.

 

Luigi Giussani High School

Matteo Severgnini svolge la propria professione di direttore collaborando con i 46 professori e condividendo la vita con gli ormai 500 studenti.
Il lavoro di accompagnamento dei professori, la cui età media è di 26 anni, si svolge avendo coscienza che insegnare è veramente la modalità adulta per imparare. Da questo giudizio sorge l’urgenza di essere educati per educare, condividendo la proposta educativa e l’ideale della scuola che è scoprire se stessi, il proprio valore infinito e unico. “La cosa più importante è la scoperta di non essere definiti dalla povertà e dalla malattia, e quando si scopre il valore infinito di se stessi, allora a quel punto si può fare tutto”, ricorda una delle fondatrici Rose Busingye.
La Luigi Giussani si pone come una scuola completamente innovativa rispetto al contesto ugandese, dove la maggioranza degli istituti crede che l’unico modo per insegnare, cioè instillare contenuti nella testa degli studenti, sia la violenza e incutere timore.

 

A stretto contatto con i giovani

Matteo Severgnini ha sempre condiviso la propria vita con le giovani generazioni, sia per il lavoro di insegnate che ha svolto da quando ha conseguito la laurea nel 2005, in Filosofia e Storia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sia per il semplice riconoscimento che l’educazione del cuore è l’unica vera emergenza che contraddistingue l’epoca umana.
Per questa consapevolezza Matteo Severgnini ha aderito e aderisce a diverse attività ed eventi.
Dal 2003-2005 è stato presidente dell’associazione universitaria “Oltre il suono”. Una organizzazione culturale e musicale che ha programmato e realizzato più di 20 incontri pubblici nella città di Milano, con lo scopo di conoscere, attraverso la musica, la bellezza dell’espressione umana.
Socio fondatore dell’associazione “Centocanti”, associazione culturale per la divulgazione dell’opera di Dante Alighieri e della letteratura italiana. L’associazione è nata da una decina di studenti dell’Università Cattolica e, nell’arco di poco più di un anno, ha coinvolto più di cento studenti da tutta Italia e dal mondo, che hanno dato vita ad una “Divina Commedia” vivente, apprendendo a memoria un canto della Commedia.
Ha collaborato all’ideazione ed alla realizzazione dell’evento “Centocanti per Milano” del 31 marzo 2006, primo nel suo genere, che ha visto un centinaio di studenti membri dell’associazione Centocanti coinvolti nella recita integrale della Commedia di Dante per tutta la città di Milano.
Ora segue gruppi di giovani a Kampala e Nairobi.

 

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