International exchange – Milan to Bilbao

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Anche quest’anno lo scambio internazionale con gli studenti delle scuole salesiane di Bilbao ha immerso i nostri ragazzi delle seconde medie nell’esperienza dell’incontro con l’altro, dell’apertura al mondo anche attraverso l’esercizio delle lingue straniere e del lanciarsi in una sfida grande e nuova.

Il progetto, che ha accompagnato studenti e studentesse da ottobre a marzo, è culminato nei due viaggi di novembre, quando i ragazzi spagnoli sono stati ospitati da alcuni dei nostri alunni e dalle loro famiglie, e di marzo, quando per una settimana sono stati i nostri alunni a vivere l’esperienza spagnola.

Alcuni dei nostri ragazzi hanno raccontato tramite un’intervista il lavoro preparatorio, le loro paure ed aspettative prima di partire per Bilbao, e ciò che li ha colpiti maggiormente al loro ritorno.

Come vi siete preparati allo scambio con gli studenti di Bilbao?

Stefano: All’inizio dell’anno ci siamo divisi in gruppi e da ottobre abbiamo iniziato a fare delle call con i ragazzi spagnoli: i professori qualche giorno prima ci davano delle domande a cui avremmo dovuto rispondere su un foglio e la stessa cosa facevano i ragazzi spagnoli. In chiamata avevamo l’opportunità di confrontarci sulle risposte date e parlare sempre in inglese e in spagnolo.

Leonardo: Abbiamo realizzato delle presentazioni Canva su temi generali quali musica, cibo e sport, che avevano lo scopo di mettere a confronto le due culture: la stessa slide veniva duplicata sia in italiano che in spagnolo per far risaltare le due tradizioni differenti.

Come è stata l’esperienza dei ragazzi spagnoli in Italia? Cosa avete fatto in quei giorni?

Veronica: Nella settimana in cui gli studenti spagnoli sono arrivati in Italia sono stati ospitati presso diverse famiglie della scuola che hanno organizzato momenti comuni e visite ad alcuni monumenti storici di Milano, ai navigli, all’acquario di Genova ecc.

Stefano: Questa esperienza ci ha permesso di capire meglio la loro cultura e le diversità che ci sono tra noi e che spesso diamo per scontato, come la loro paura di prendere il pullman da soli, poiché in Spagna tornano da scuola sempre in auto o a piedi.

Rispetto al viaggio a Bilbao quali erano le vostre paure ed aspettative prima di partire?

Stefano: Il mio timore più grande era il cibo. Per esempio mio fratello era andato in Spagna per 3 mesi e mi ha raccontato che non si mangia mai, o raramente, la pasta e questo fatto mi aveva spaventato, considerando che io mangio la pasta tutti i giorni.

Leonardo: Io mi aspettavo che sarebbe stata un’esperienza divertente, anche se non per tutti è facile lasciare la propria famiglia e le proprie abitudini per una settimana e andare in un paese straniero.

Come è stata l’esperienza spagnola? Cosa è successo rispetto alle paure che avevate prima di partire?

Stefano: È stato molto bello, perché la famiglia ti coinvolgeva in tutto quello che faceva e dava la possibilità di incontrare gli amici italiani e in più ho migliorato la lingua perché in casa parlavo sempre spagnolo e ho imparato molte parole nuove, tantissimi verbi nuovi.

Sofia: Io sono stata molto felice di aver creato nuove amicizie ed è stata una bella esperienza che consiglierei a tutti; è stato divertente e bello conoscere persone di un’altra lingua e poterla imparare meglio.

Leonardo: Anche secondo me è stata una gita molto bella che serve comunque per la nostra crescita. Quello che mi è piaciuto molto è stata l’accoglienza che le famiglie spagnole ci hanno dato perché sembravamo una famiglia unica.

Stefano: Come dicevo avevo molta paura che in Spagna non si mangiasse la pasta ed effettivamente è così, ma sono comunque soddisfatto perché mi hanno dato moltissime crocchette di patate, anche se poi l’ultimo giorno abbiamo cucinato noi la pasta con il ragù che avevamo portato da casa.

Sofia: Io prima di partire avevo paura della lingua, del fatto che parlavamo due lingue diverse, però una volta arrivata mi sono subito tranquillizzata perché la ragazza spagnola che mi ospitava parlava molto bene inglese.

Veronica: Io avevo paura in partenza che la famiglia ospitante non mi accogliesse e mi fosse antipatica, mentre in realtà appena arrivata in casa mi hanno fatta sentire a mio agio e mi sono tranquillizzata.

Stefano: Bilbao è molto bella, ma il Guggenheim mi ha un po’ deluso, perché da fuori è bellissimo, mentre dentro è abbastanza spoglio. Non era poi semplice capire le guide, per cui è stata una visita difficile.

Leonardo: È stato molto bello attraversare il ponte che si chiama puente di Biscaglia, perché ti permette di vedere tutta Bilbao e il mare. Sono 61,3 m di altezza ed infatti una volta salito mi sono spaventato, perché ho paura dell’altezza. Un’altra cosa bella da vedere è stato lo stadio dell’Athletic Bilbao.

 

Non perdetevi la videointervista per sentire dalla viva voce dei ragazzi alcune delle loro risposte riportate nell’articolo.

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