5×1000

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La realtà è maestra

"Tu sei un valore"

La realtà educa. Sempre. Anche quando non la scegliamo, anche quando ci sfida, anche quando sembra ostile. È maestra perché ci chiama ad aprire gli occhi e giudicare. Il punto è imparare a guardare.

Ogni giorno nella nostra scuola ci alleniamo a questo: ad abitare il mondo con uno sguardo più attento e profondo, capace di riconoscere che dentro ogni dettaglio – un volto, una parola, un’ingiustizia, un compito ben fatto, un imprevisto – si nasconde una promessa. È questa la nostra scommessa educativa: accompagnarci a vedere davvero, a lasciarsi toccare da ciò che incontrano, a scoprire che c’è un bene che li precede e li chiama.

Per questo il tema di quest’anno – La realtà è maestra – non è uno slogan, ma una strada: un cammino da fare insieme, pazientemente, con fiducia.

Destinare il tuo 5×1000 alla nostra scuola significa rendere possibile tutto questo anche per chi, da solo, non potrebbe permetterselo. 

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Sostieni con noi un luogo dove si impara a guardare.

6 immagini per raccontare il tema dell’anno

Per costruire questa campagna abbiamo ascoltato tante voci della nostra scuola: insegnanti, genitori, educatori. Abbiamo chiesto loro cosa significhi davvero che la realtà è maestra.
Sono emerse sei immagini. Sei sguardi diversi, sei modi per raccontare che la realtà educa quando impariamo a guardarla con attenzione.
Ti invitiamo a scegliere quella che ti colpisce di più — o a scoprirle tutte.
Dentro ogni immagine troverai un invito, una storia, un significato.

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Se presenti la dichiarazione dei redditi

Firma nel riquadro dedicato al “​Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS di cui all’art. 46, c. 1, del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117, comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, nonché sostegno delle ONLUS iscritte all’Anagrafe” e inserisci il codice fiscale 12356120159 di Regina Mundi.

Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi

Compila la scheda del 5×1000, firma nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo Settore” e scrivi il codice fiscale 12356120159 di Regina Mundi. Metti la scheda in una busta chiusa con scritto: “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF”, il tuo nome, cognome e codice fiscale. Consegnala entro il 31 ottobre a un ufficio postale (gratis) o a un CAF/intermediario abilitato.

Come fare?

È davvero semplice

Per donare il tuo 5×1000 alla Scuola Regina Mundi indica il codice fiscale della cooperativa sulla tua dichiarazione dei redditi.

  1. Compila il modulo 730, il CU oppure il Modello Unico
  2. Firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…”
  3. Inserisci sotto la tua firma il codice fiscale: 12356120159

Lo sapevi che

Anche se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi puoi donare il tuo 5x1000.

Compila la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione firmando nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…” e indicando il codice fiscale: 12356120159;

Inserisci la scheda in una busta chiusa; Scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;

Consegnala a un ufficio postale (che la riceverà gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).

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Il bottone che nessuno vedeva

Mauro Prina, Direttore del Thermal Dynamics di SpaceX, è l’ingegnere italiano che a fianco di Elon Musk sta costruendo Starship: un’astronave interamente riutilizzabile, progettata per portarci su Marte. La progettazione meccanica è sotto la sua responsabilità.

Di fronte ad alcuni problemi tecnici nel processo di costruzione, ha messo da parte ogni altro impegno ed è andato personalmente nelle acciaierie del Belgio e dell’Alabama per capire cosa non funzionasse.
“Immagina un grande rotolo di acciaio che viene srotolato (e la macchina la prendiamo in Lombardia). Lo saldi, fai degli anelli, uno sopra l’altro e costruisci la navetta. C’era qualcosa che non andava in questo processo. Volevo capire cosa. Sono andato nelle aziende. Vedevo un bottone che era sempre inutilizzato. Chiedevo di usarlo e mi dicevano “no, non si può, non serve”. Dopo due giorni di lavoro, abbiamo scoperto che quel bottone era il punto da cui partire… Automatizza la lettura di certi sensori, ed è un po’ come avere sette braccia anziché due per stendere l’acciaio. Eppure c’erano lì persone con anni di esperienza che non lo ‘vedevano’.” [1]
La realtà può essere maestra, ma solo se la guardiamo davvero. Non è solo questione di osservare, ma di come guardiamo e di quanta attenzione mettiamo nel farlo. Spesso i fattori decisivi ci passano accanto inosservati, semplicemente perché non sappiamo vederli.

Matteo

[1] C’è un ingegnere italiano dietro Starship, l’astronave che andrà su Marte, la Repubblica, 22 dicembre 2024.

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La lente della meraviglia

Immagina di avere in mano una lente magica, capace di farti vedere tutto intorno a te con occhi nuovi. La lente non cambia ciò che osservi, ma ti aiuta a scoprire i segreti nascosti nelle cose più semplici, ingrandendo ciò che, senza di essa, potrebbe sfuggire. Così accade quando guardiamo il mondo con attenzione, apertura, curiosità, profondità e gratitudine. La realtà, come una guida saggia, ci invita a non fermarci alla superficie, ma a cercare ciò che si nasconde oltre, rivelandoci significati straordinari anche nei gesti più piccoli. Essa ci parla, ci insegna e ci accoglie, ma solo se impariamo a osservarla senza giudicarla troppo in fretta. La realtà ci apre alla domanda, ci spinge a cercare risposte più profonde e a non dare mai per scontato ciò che vediamo. È ciò che ci educa e ci permette di incontrare noi stessi. Con occhi spalancati alla meraviglia, possiamo scoprire la bellezza nei sorrisi, nei gesti quotidiani e nei dettagli che rendono ogni momento speciale. Ogni giorno diventa così un’avventura, un’opportunità per crescere, imparare e vivere appieno la magia che ci circonda.
Con questa lente, il nostro sguardo diventa capace di riconoscere la realtà come una maestra generosa, pronta a insegnarci attraverso ogni piccola e grande esperienza.

Alessandra

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Lo stupore condiviso

C’è un modo di educare che non parte dal sapere, ma dallo stupore. È il modo di chi guarda anche lui, di chi si lascia colpire da ciò che accade e lo indica non per spiegare, ma per condividere. Di chi invita a guardare insieme, perché anche lui sta imparando.
La realtà diventa maestra proprio così: quando ci sorprende, quando ci chiama a fermarci, a vedere con occhi nuovi. E per farlo, spesso abbiamo bisogno di qualcuno accanto. Un adulto, un amico, un maestro che cammina con noi, che ci aiuta a riaprire lo sguardo quando ci perdiamo nella distrazione o nei pensieri già fatti. Che ci ridia le ragioni del cammino e ci mostri, con semplicità, che ogni dettaglio può parlarci.
Così si impara: non da soli, ma camminando insieme, lasciandoci interrogare da ciò che accade. Vivere lo stesso stupore con la disponibilità a farsi guidare da ciò che la realtà rivela.
Perché chi guarda davvero, impara sempre. Anche — e soprattutto — insieme.

Paolo A., Luca

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Segni lungo il cammino

“Potete fare un mucchio di svolte sbagliate, ma tenete gli occhi aperti e non vi sarà permesso di spingervi troppo lontano prima che appaia il cartello giusto.”
C.S. Lewis, Sorpreso dalla Gioia

La realtà è maestra anche quando la strada non si vede tutta. A volte è lunga, tortuosa, nascosta dietro curve che sembrano non finire. Ma è proprio camminando che si svela, un tratto alla volta.
Con i suoi incroci, gli imprevisti, le attese, le correzioni, la strada educa.
Imparare a camminare nella realtà significa allenarsi a vedere i segni, ad ascoltare ciò che accade, a fidarsi. Perché a ogni bivio, se si tiene lo sguardo desto, può apparire un cartello che orienta.
E spesso, qualcuno che ci cammina accanto.

Stefano, Mauro, Marco

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Imparare a pedalare

Andare in bicicletta non è naturale fin da subito. Sali, sollevi i piedi da terra… e in un attimo sei per terra. La realtà ti presenta una delle sue prime leggi: la gravità. Non puoi ignorarla, ti riporta giù anche quando vorresti restare in equilibrio.
Ma poi arriva qualcuno. Qualcuno che ti tiene la sella, corre al tuo fianco, ti incoraggia e ti insegna a rialzarti dopo ogni caduta. È così che impari: osservando, riprovando, fidandoti di chi ti accompagna. Fino a che, un giorno, scopri che riesci a pedalare da solo. E non solo riesci a stare in piedi senza cadere, ma puoi anche andare veloce, lontano, divertirti e goderti il vento in faccia.
La realtà è maestra perché non ti risparmia la caduta, ma ti dà la possibilità di imparare ogni volta che provi. E soprattutto, ti fa capire che per partire davvero, serve qualcuno accanto. Almeno all’inizio.

Paolo S.

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Navigare la realtà

Navigare a vela significa avere una meta, ma sapere che non potrai raggiungerla seguendo una linea retta. È il vento a determinare l’andatura: a volte spinge, altre costringe a virare, a fare bordi, a cambiare i tempi. Non basta voler arrivare: bisogna imparare a guardare, ascoltare, leggere i segnali, adattare le vele.
Così è la realtà. Non si comanda, non si forza. E se accetti di non dominarla, di non decidere tu tutto, di non forzarla dentro uno schema precostituito, può insegnarti molto. La realtà ci chiama fuori da noi stessi: è il luogo in cui la nostra libertà si mette in gioco. Accoglierla significa assumersi il rischio della scelta, del discernimento, dell’errore e del nuovo inizio.
Non siamo padroni della realtà, ma navigatori. E proprio in questa fatica di orientarsi, ascoltare, cambiare rotta, rallentare e ripartire… impariamo. Impariamo a vivere con maggiore consapevolezza, a riconoscere i segni, a conoscere la nostra fragilità e il bisogno di un criterio solido per decidere: una meta che valga la navigazione e che ci tiene saldi sulla rotta, anche quando non tutto è chiaro.
La realtà è maestra perché non obbedisce ai nostri progetti, ma ci educa a vivere nella verità delle cose, giorno per giorno, come il vento insegna al marinaio.

Alessia

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Cosa è il 5×1000?
Il 5XMILLE è un’INDICAZIONE di preferenza che ogni cittadino fa allo Stato italiano quando presenta la dichiarazione dei redditi per indirizzare una quota dell’IRPEF agli enti non profit oppure alla ricerca scientifica e sanitaria.

Chi può donare il 5×1000?
Ogni contribuente che compila la dichiarazione dei redditi presentando i modelli: REDDITI (Ex UNICO), CERTIFICAZIONE UNICA, MODELLO 730, può destinare il 5×1000 delle proprie tasse a una organizzazione no profit.

Il 5×1000 ha un costo?
No, perché è una quota delle tasse che già paghi, è lo Stato a rinunciare ad una parte delle imposte per donarle agli enti beneficiari che svolgono attività socialmente rilevanti. Si può donarlo compilando e firmando il modulo per la destinazione.

Cosa devo fare esattamente affinché il mio contributo vada effettivamente alla Cooperativa Sociale Regina Mundi?
La cosa più importante per donare il 5×1000 alla Cooperativa che gestisce la Scuola Regina Mundi è indicare il codice fiscale 12356120159 nello spazio sotto la firma. Se firmi senza inserire il codice fiscale della Cooperativa, la tua quota sarà ripartita in maniera proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria.

Cosa succede se non firmo lo spazio relativo al 5×1000?
Se non si firma il contributo andrà direttamente allo stato.

Se hai altri dubbi scrivici​

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