STAI AL GIOCO!

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Il 19 e 20 settembre abbiamo vissuto un momento di Convivenza con gli studenti dei Licei Regina Mundi. Durante quei giorni i ragazzi e i professori sono stati impegnati in diverse esperienze di team building, anche a sfondo culturale: nella mattinata e nel pomeriggio di giovedì, infatti, hanno svolto delle attività di orienteering attorno al lago di Pusiano, con la possibilità di cimentarsi nella navigazione tramite Stand Up Paddle (SUP), kayak o canoa polinesiana; per altro hanno assistito anche ad un divertente tiro alla fune “acquatico” dei loro docenti, che si sono sfidati a colpi di remo, stipati su un paio di canoe. Nella giornata successiva, dopo aver trascorso una bella serata e una serena notte in un lussuoso albergo di Varese, si sono recati a Civate. Qui hanno potuto mettere alla prova le proprie abilità di indagine attraverso un gioco investigativo, oltre a compiere un’interessante visita all’antica Abbazia di San Pietro al Monte.

Sono stati dei giorni pieni, ma estremamente significativi: convivere, infatti, significa “vivere insieme”, il che è un’esperienza cruciale per chi si occupa di educazione. Non a caso lungo tutta la penisola, troviamo diversi proverbi che dicono che per conoscere bene qualcuno bisogna mangiarci insieme almeno sette chili di sale, cioè trascorrere molto tempo in sua compagnia, condividendo sia i momenti formali – ognuno ha i suoi: scuola, lavoro, università, ecc. -, sia quelli informali, come i pasti, le ore di svago, lo sport, ecc.
Sarebbe perciò un errore il credere di poter conoscere i nostri ragazzi, osservando il loro comportamento solo durante le ore di scuola: ciascuno di essi, infatti, nasconde dentro di sé un mondo in cui la “Regina Mundi”, sebbene occupi una fetta rilevante, sicuramente non è il tutto.
Infatti, c’è tanto altro che essi vivono fuori dalle mura scolastiche che va a costituire la loro interiorità, la loro storia: vicende complesse, a volte dolorose, ma sicuramente ricche e in grado di dischiudere delle potenzialità che noi prof possiamo solamente intuire, e, per quel che ci è dato, cercare di indirizzare al meglio.

Come mai dico “per quel che ci è dato”? Proprio perché la vera educazione interpella e rispetta sempre la libertà della persona. Perciò resta un’incognita scoprire se un ragazzo accetterà o meno di “stare al gioco” che gli viene proposto dagli adulti che ha davanti, ma anche, più in generale, dalla realtà che è chiamato a vivere giorno per giorno.

Tutto questo discorso non vuole essere fine a sé stesso, ma spero che possa servire a contestualizzare l’importanza della Convivenza.
Credo, infatti, che tutti, sia professori che studenti, abbiamo qualcosa da imparare da quei giorni. Per noi adulti, infatti, o almeno per me, essi sono stati un momento in cui scoprire i talenti dei nostri ragazzi, dove poter parlare con loro del più e del meno, o trascorrere insieme qualche istante di quotidianità: in poche parole, un tempo per conoscerli più a 360° ed entrare maggiormente in relazione con loro.
Per i ragazzi, invece, penso che siano stati un’occasione per provare a “stare al gioco” che la realtà ci chiama a vivere. E sono sicuro che, a coloro che hanno aderito pienamente a quanto vissuto, non possa non essere rimasto nel cuore, al termine dell’esperienza, un sottile dispiacere, o meglio, un desiderio di poter trovare nuovamente momenti di questo tipo durante l’anno scolastico.

Tuttavia vorrei concludere con una provocazione: ma risulta davvero impossibile vivere la scuola, nella sua interezza, come la Convivenza? Con ciò non intendo dire che dovremmo abolire la didattica, lo studio, i libri, ecc. Ma che forse lo spirito di quei giorni può continuare ad animare le nostre giornate, spingendoci a costruire delle relazioni buone e a “stare al gioco” anche quando la strada diventa più faticosa perché, magari, ne può nascere qualcosa di bello. In quest’arte la natura è maestra: i fiori più belli, infatti, sono quelli di montagna, i quali, sebbene crescano sul ciglio dei dirupi, sanno offrire al mondo una bellezza senza pari.

Emanuele Lietti

Docente di Lettere
Liceo Scientifico e Linguistico

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