Pensare divergente

Un’avventura senza mappe

Alla Scuola Regina Mundi, il personale non docente, i presidi e il rettore hanno partecipato a un corso di una decina di lezioni sul pensiero divergente condotto da Altisensi, per allenare uno sguardo più creativo, critico e cooperativo. Desideriamo ora continuare a imparare questo metodo anche insieme ai nostri studenti, perché possa diventare parte viva del modo in cui si pensa, si apprende e si cresce ogni giorno.

Quante risposte esistono a una domanda?
Dipende da chi risponde.

Un bambino vede una sedia e ci costruisce un’astronave.
Un adulto vede una sedia e ci si siede.

Il pensiero divergente è questo: uscire dal sentiero tracciato senza paura di perdersi.
Anzi, perdersi apposta.
Per scoprire che il vero viaggio non segue mappe, ma nasce da chi ha il coraggio di immaginare nuove direzioni.

Non è magia. Non è talento raro.
È un modo naturale di stare al mondo che, crescendo, spesso dimentichiamo.

Nel video che trovate qui sopra, piccole domande aprono grandi finestre: si vede il pensiero libero all’opera e si vede anche quanto in fretta impariamo a chiudere quelle finestre, per “stare al nostro posto”.

Nel nostro corso abbiamo scelto di riaprirle.
Abbiamo allenato il pensiero divergente come processo creativo, flessibile e aperto: un modo di pensare capace di scorgere connessioni nuove, di vedere opportunità negli imprevisti, di trasformare errori in punti di partenza.

In un tempo di cambiamenti rapidi e radicali, una mente creativa in azione è fondamentale per interpretare ciò che cambia, individuare problemi, scorgere spazi di opportunità e trovare modalità nuove per affrontare le sfide.

Abbiamo lavorato non solo sulla fantasia individuale, ma anche su capacità fondamentali come l’ascolto, la cooperazione, il dialogo. Perché il pensiero creativo non cresce nell’isolamento: nasce dal confronto, si alimenta delle differenze, si fortifica quando trova un ambiente accogliente.

Altisensi ci ha ispirato a credere che allenare il pensiero divergente significa aiutare ogni persona a scoprire la propria unicità e ad avere il coraggio di investirla nel mondo.
Una mente divergente si diverte, esplora, si adatta, inventa e soprattutto sa guardare la realtà con quello sguardo di meraviglia che cambia tutto.

Il futuro non ha strade già segnate.
Chi saprà immaginarle sarà chi avrà imparato a pensare oltre.

Anche le scarpe parlano

Gli studenti delle medie hanno creato scarpe uniche che raccontano chi sono. Un progetto tra arte e identità, dove ogni scelta parla da sola.