La cultura della nostra scuola

Il cuore della proposta

Il rettore, Matteo Severgnini, ci racconta la necessità di una cultura scolastica.

Riscoprire l’identità della scuola

Da circa due anni, alla scuola Regina Mundi, abbiamo avviato una riflessione entusiasmante con coordinatori, membri del consiglio di amministrazione, docenti e studenti di ogni ordine e grado. Un percorso per riscoprire la nostra identità educativa e il significato della nostra proposta, per dare forma a un modo più consapevole di “fare e vivere la scuola”.

Un cambiamento d’epoca

Un’evidenza sta prendendo piede nelle nostre coscienze di docenti ed educatori: la realtà tutta ci sta chiedendo un’attenzione specifica nuova. Papa Francesco descrive bene questo tempo: «Non siamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca». E considera il periodo attuale la migliore occasione di rinnovamento, per chiunque: «Un tempo propizio per ricominciare».
Il “ho sempre fatto così” non ha più cittadinanza: serve un atteggiamento di incontro, ascolto e dialogo.
La realtà parla sempre, ma tante volte non l’ascoltiamo, perché pensiamo che quel che abbiamo in testa sia più interessante, più decisivo e risolutore. Per parafrasare l’autore americano, David Foster Wallace, ci ritroviamo a vivere spesso in una modalità predefinita, automatica; il nostro egocentrismo. Viviamo con la convinzione automatica e inconsapevole che siamo noi il centro del mondo, e che sono le nostre sensazioni e i nostri bisogni immediati a stabilire l’ordine di importanza delle cose.
Per uscire da questa modalità necessitiamo di una disponibilità che è forma espressiva di una gratitudine per aver ricevuto un grande dono. La certezza di essere amati. Da qui si può sempre ricominciare.
Questa certezza rende chi fa scuola un cercatore di verità, mosso da uno scopo alto con cui interroga tutta la realtà che ha davanti agli occhi.

Un fatto culturale

Di fronte a questa sfida mi sono ritrovato, personalmente, in ascolto dei miei studenti. Ho desiderato poter riguardare la realtà attraverso i loro occhi, immedesimarmi. Potermi impastare con le loro difficoltà, sfide, modalità di rapporto. Da qui è nato un dialogo con i dirigenti scolastici, il consiglio di amministrazione e i docenti attraverso tre domande chiave: cosa desideriamo da questa scuola? Cosa desideriamo per i nostri studenti? Qual è il cuore della nostra proposta educativa?
Questa riflessione ha fatto emergere elementi di esperienza che potevano rendere chiara un’identità vissuta ma mai esplicitata fino in fondo.
Ne è nato un lavoro sulla cultura della scuola, perché un’identità è un fatto culturale, con delle radici che la nutrono, una strada (metodo) e uno scopo. Esso pone le fondamenta di una nuova concezione che si ha di sé e della realtà che ci circonda. Questa cultura si esprime attraverso l’esplicitazione di 4 elementi: la visione della scuola, la sua missione, le fondamenta (radici) su cui si vuole costruire la proposta e i frutti che si desidera far maturare.

Identità che è un’appartenenza

Abbiamo scoperto che esplicitare una identità corrisponde ad esplicitare un’appartenenza. L’espressione di me è l’espressione di un’appartenenza, per questo la riflessione sulla visione e missione della scuola segna la direzione a cui tutti guardiamo valorizzando ogni individualità.
Questo pone le fondamenta di una nuova concezione, non nuova perché rivoluzionaria, ma perché attraverso la riflessione sull’esperienza si può recuperare tutti quegli elementi originali e originanti, ma che a volte si danno per scontati. Questa identità può interrogare tutto e imparare da tutto: può ridefinire il modo in cui concepiamogli spazi, innovare la modalità con cui viviamo la didattica ed educhiamo, fino alle ragioni ultime del perché posizioniamo i banchi in determinato modo.

Avventura profondamente umana

Questo lavoro sull’origine della nostra identità sta facendo emergere che avere una direzione educativa significa avere chiaro il fine ultimo dell’educazione: accompagnare ciascuno nella scoperta del senso della realtà, delle proprie capacità, e nella costruzione della propria identità, attraverso il rapporto con gli altri, con il sapere e con il mondo.
Questa consapevolezza non rimane solo un principio, ma diventa la proposta chiara che desideriamo vivere e offrire a tutti. È solo l’inizio di un lavoro, ma il cammino si sta rivelando avvincente ed avventuroso, quindi profondamente umano.

Matteo Severgnini

Cultura scolastica

School culture

 

Visione – Vision

Una scuola modello che educa persone consapevoli del valore infinito di sé, fiduciose del bene che abita la realtà e protagoniste di rapporti generativi nella società.

Missione – Mission

Accogliere e educare a scoprire il valore unico e infinito di ognuno in una comunità aperta agli altri e al mondo. Promuovere la conoscenza come un cammino continuo, coltivando il pensiero critico, il desiderio e lo stupore di fronte alla realtà tutta.

Radici fondanti – Root beliefs

  • Siamo un valore unico e infinito
  • La realtà è maestra
  • Educazione è con-vocazione
  • Conoscere è amare
  • C’è una strada per tutti
  • Siamo fatti per la felicità

 

Valori chiave – Core values

  • Bellezza
  • Realismo
  • Passione

 

  • Consapevolezza
  • Speranza
  • Appartenenza

 

  • Libertà
  • Disponibilità
  • Responsabilità

Innovazione educativa

Nasce l’Ufficio Ricerca e Innovazione, dedicato a nuove metodologie per accompagnare gli studenti nella crescita.