Lettera aperta al Corvetto

Luoghi di speranza e relazioni autentiche

Lettera aperta pubblicata dal Corriere della Sera giovedì 5 dicembre.

Cari abitanti, famiglie, giovani e amici,

La tragica scomparsa di Ramy, ragazzo egiziano di diciannove anni, ha colpito profondamente tutti noi. Quando una vita viene meno proprio nel momento in cui sta per sbocciare e portare frutto, il dolore si fa lancinante. A questo dolore a volte si uniscono una rabbia cupa, pronta a esplodere e una disillusione profonda che sembra voler soffocare ogni impeto positivo.

Cosa può reggere di fronte a tanta sofferenza?
Luoghi di speranza che siano dimore per ciascuno di noi. Persone che sappiano accogliere e accompagnare l’altro perché riconoscono il valore infinito che ciascuno è. In un quartiere come il nostro, segnato da tante sfide, a volte descritto sui giornali come una banlieu in cui vivere sembrerebbe particolarmente difficile, questi luoghi e queste persone ci sono. Ci sono realtà che non si arrendono e silenziosamente si impegnano a essere punti vivi e generativi, dove si desidera il bene e si lavora per farlo crescere. Come scrive Italo Calvino, in una situazione nella quale sembra prevalere il male, occorre «cercare e riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio». Le nostre realtà e molte altre, mirano ad essere esempi di questa dinamica generativa. Desideriamo ogni giorno accogliere e costruire relazioni vere, dove ciascuno può sentirsi chiamato a scoprire il significato profondo della propria vita.

Noi desideriamo ardentemente dare spazio al bene e alla vita. Crediamo che educare, accompagnare e costruire relazioni siano il modo per generare qualcosa di nuovo e duraturo anche nelle situazioni più difficili. È un compito possibile quando si condivide un desiderio comune. Come ha affermato l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nella sua intervista a Repubblica: «Servono le relazioni. Quel che rende sicura una città non è che ci siano le porte blindate sulle case o che ci siano i militari per strada. Serve stabilire relazioni fra persone che si rispettano e che cercano di capirsi, perché non sempre effettivamente è facile farlo. Ma io credo che studiare assieme, pregare assieme, giocare assieme e cantare assieme siano modi per creare quel senso di appartenenza che è poi il segreto per rispettare la propria casa, la propria strada, il proprio quartiere. […] È un tema di rapporti, di amicizie, di vicinato, di collaborazione. È un lungo, complesso lavoro che ci aspetta».

Vi invitiamo a camminare con noi, a riconoscere e sostenere quelle realtà generative che rendono il nostro quartiere un luogo dove si può crescere e vivere insieme, senza rassegnazione. Insieme possiamo vivere una comunità dove ogni persona è accolta e ogni famiglia trova sostegno.

Con stima e gratitudine,

Parrocchie di Santa Rita e della Medaglia Miracolosa

Scuola Regina Mundi

Suore di Carità dell’Assunzione

Cooperativa Martinengo

Associazione l’Immagine

Cooperativa Sociale La Strada

 

I firmatari sono tutti soggetti che da anni sono presenti ed operano attivamente nel quartiere del Corvetto.

La Scuola Regina Mundi, gestita dalla Cooperativa Sociale Regina Mundi, accoglie ogni giorno 1079 alunni dal nido al liceo, in due sedi: via Boncompagni e viale Corsica. La Regina Mundi è un luogo che offre una grande occasione per crescere. É una casa in cui continuamente avviene un reciproco “scambio di doni” non solo nel rapporto tra insegnanti e alunni ma anche tra insegnanti e genitori. Ognuno è accompagnato a conoscere un po’ di più sé stesso come valore unico e infinito e a conoscere il mondo nelle sue sfaccettature.

Le Suore di Carità dell’Assunzione nascono dall’incontro e dalla fecondità di due carismi, quello di padre Etienne Pernet, assunzionista francese vissuto nell’Ottocento e quello di don Luigi Giussani, suscitatore del movimento di Comunione e liberazione. Sono presenti oggi a Torino, Milano, Trieste, Roma, Napoli e Madrid e costituiscono una realtà sociale che opera nel campo dell’assistenza domiciliare: la cura dei malati, il sostegno della famiglia, entrando nella casa, l’accoglienza diurna dei minori, l’impegno educativo nel rapporto con la scuola e con la famiglia.

La Cooperativa Martinengo opera nel quartiere Corvetto dal 1985, per iniziativa dell’Istituto delle Suore di Carità della Assunzione e di alcuni volontari.
L’intento fondativo è stato quello di condividere l’opera delle Suorine per svolgere, anche con una struttura dedicata, le attività di assistenza domiciliare sociale e sanitaria, a favore delle persone fragili. La Cooperativa ha contribuito in modo decisivo al porsi di una nuova forma di assistenza sociale destinata alle famiglie in difficoltà, ai più giovani dentro le problematiche educative e scolastiche e a supporto a domicilio (e presso la sua struttura) di persone con disabilità.

L’Associazione l’Immagine nasce nel 1985 e opera in rete con la Cooperativa Martinengo, è attiva nella zona sud di Milano dal 1986. L’Associazione ha come scopo il sostegno alla famiglia nello svolgimento del proprio compito educativo e la promozione di attività culturali e ricreative.

La Cooperativa Sociale La Strada opera nel quartiere del Corvetto da 40 anni accogliendo i bisogni che via via emergono e offrendo risposte strutturate.
Ogni anno accompagna oltre 2000 persone in difficoltà a ritrovare la propria strada, mettendo a disposizione passione e competenze. La Strada si occupa di emergenza abitativa, dispersione scolastica, inclusione lavorativa, traumi infantili, povertà educativa, emarginazione sociale, malattia e solitudine: attraverso 13 servizi stabili, ormai storici e consolidati, e progetti specifici pluriennali.

Quello che cerchi c'è

Matteo Severgnini, rettore della scuola, riflette sul disagio giovanile e sull'importanza dell'educazione nel costruire un futuro pieno di senso e speranza per i nostri ragazzi.