Il Musical

“La vita è una cosa immensa”

“Tu sei un valore” questo è stato il tema dell’anno appena trascorso, un tema che ci ha permesso di illuminare il nostro stare con i ragazzi e il nostro modo di fare didattica.

Con le classi terze medie il lavoro ha richiesto un passo da parte di tutti i docenti costringendoci ad approfondire la conoscenza di ogni singolo ragazzo. Tutto è partito quando ci siamo interrogati sui ragazzi e sul loro destino: chi sono? Chi desiderano essere? Da qui l’idea di costruire qualcosa insieme a partire dal paragone con la figura di Novecento, personaggio drammaticamente affascinante che, ferito nella sua profonda umanità, deve fare i conti con chi è e chi vuole essere rispetto a tutto ciò che la vita ha da offrirgli. Da questa intuizione è nato un Musical dal titolo “La vita è una cosa immensa” un miracoloso germoglio in cui i ragazzi hanno dato il meglio di sé.

Lo abbiamo realizzato durante tutto l’anno nelle ore di scuola; si tratta qualcosa di mai sperimentato finora, qualcosa che però ha coinvolto tutti permettendo a ciascuno di trovare il suo posto: chi si è speso per reinterpretare e comporre il testo del copione- chi si è speso per progettare la scena, chi per ballare, chi per recitare, chi per cantare, chi per realizzare le scenografie, i costumi, chi si è reso disponibile come tecnico del suono. Insomma, uno spazio per tutti. 

I ragazzi hanno lavorato alla costruzione di otto scene, divisi per otto gruppi formati da classi miste. Sul palco per ogni scena compariva un Novecento, un Tim Tooney e un narratore, accompagnato dalla coralità del resto del gruppo. 

Proprio perché ogni gruppo ha messo del suo, ogni volta comparivano personalizzazioni della vicenda e i ragazzi, a volte dovendo vincere un’iniziale resistenza, ci hanno seguito, si sono fidati e si sono fatti guidare perché pian piano scoprivano di essere importanti.

Come definire questo lavoro se non un’occasione per andare oltre sè, oltre il già saputo, e conoscersi in azione scoprendo nuovi talenti e nuovi amici? 

Pensando a tutto il cammino fatto con questi ragazzi, e al futuro che li attende, il messaggio con cui abbiamo desiderato accompagnarli è stato “la vita è una cosa immensa perché tu sei un valore”, frase che abbiamo riportato sul biglietto di saluto che consegnavamo a ognuno di loro al termine dell’orale dell’esame di stato.

Non abbiamo seguito un’ispirazione dettata da chissà quale genio creativo, ma abbiamo scommesso innanzitutto sulla nostra umanità di adulti che si confrontavano sul frangente di realtà che avevano di fronte: delle classi terze difficili. Cosa fare? Come agganciarli? Come intercettare il loro cuore? Era evidente che quelli erano i ragazzi che ci erano affidati e da lì dovevamo partire, non da altro. Una di noi ad un certo punto ha detto “saranno anche svogliati e negligenti, ma sanno ballare, li ho visti l’ultimo giorno prima delle vacanze, dovevate vedere come erano bravi e come si divertivano”. Ecco, seguiamo questo spunto e, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo e facciamo un Musical!

Se la si guarda e la si interroga con verità, la realtà può davvero indicare la strada; vediamo cosa ha da dirci in questo prossimo anno, in cui saremo chiamati a vivere il nostro lavoro alla luce del nuovo tema che sarà proprio “La realtà è maestra”.

Chiara Rossetti

Preside Secondaria di I grado

Secondaria di I grado

Ogni ragazzo può affrontare da protagonista il proprio cammino di crescita se incontra adulti appassionati che lo accompagnano a scoprire il suo valore