L’arte terapia a scuola

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“Ogni autentica opera d’arte, anche la più piccola, è come un mondo: uno spazio ben disposto e ricolmo di significati in cui si può entrare guardando, ascoltando, muovendosi.” — Romano Guardini da L’opera d’arte

“L’azione libera ha […] un carattere particolare: parte dal principio interiore di vita, dal moto autonomo dello spirito, dalla decisione con la quale dispongo del mio essere.” — Romano Guardini da Etica Sull’arte, Sulla vita, Decisione

Che cos’è l’arte terapia? Perché scegliere di sfruttare questo linguaggio all’interno di una scuola?

Arte terapia, non ha tanto la presunzione di essere una cura quanto un approccio esperienziale che ha lo scopo di aprire all’ascolto e alla relazione.

Partiamo dall’ascolto.

Un gesto, un colore, una superficie ci parlano, comunicano attraverso vari stimoli e ci raccontano qualcosa… una vibrazione, un’emozione, una sensazione.

Durante il laboratorio di arte non solo si sperimentano nuove tecniche ma si impara a dialogare con se stessi e con gli altri. Partendo dalla sagoma del nostro corpo si possono interpretare sensazioni ed emozioni, arricchendo di segni e colori il nostro spazio d’azione.

Che colore ha il freddo? E la tensione, come la visualizziamo?

Ognuno di noi, nella sua unicità, racconta della propria percezione corporea e dello spazio che il sentire occupa dentro e fuori.

Troppo spesso trascorriamo le nostre giornate rinchiusi in noi stessi, senza porci il problema di fermarci a sentire e osservare quello che ci circonda, così facendo un altro aspetto fondamentale della crescita ci sfugge di mano: la relazione. È nel fare, nello sperimentare materiali diversi, tecniche artistiche differenti che impariamo innanzitutto ad ascoltare qualcosa fuori da noi, che ci parla attraverso la sua natura diversa. Questa identità scissa dal nostro sentire ci mette in azione, ci costringe a piegarci ad una modalità che non necessariamente sarebbe la nostra e questo ci permette di conoscerci trovando uno spazio in cui dialogare con ciò che abbiamo imparato ad ascoltare.

Il campo dell’arte non ha quindi solo lo scopo di formare adulti creativi, dotati di immaginazione e spirito di problem-solving ma è fondamentale per permettere a ciascuno dei nostri ragazzi di conoscersi, imparando a ragionare sulle proprie potenzialità e le proprie fragilità senza perdersi d’animo; imparando a guardare la bellezza di pieni e di vuoti, di ombre e luci.

È così che diventa un’avventura stupenda, una scoperta continua della propria individualità e del proprio valore, ricordandosi sempre in ogni istante che per creare un’opera d’arte sono necessari bianchi e neri, linee e pieni, e che è nel contrasto e nella fatica che nascono i lavori più belli.

 

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