Consigli di lettura per bambini di 9 e 10 anni

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CONSIGLI DI LETTURA2

Mirabell – di Astrid Lindgren

Abbiamo già parlato in un articolo precedente “Come appassionare i bambini alla lettura?” della importanza di trovare il libro “giusto”, il libro carico di quella “magia” capace di far appassionare alla lettura anche il più pigro dei bambini. Oggi vorrei consigliare uno di quei libri che trovo carico del grande potere di compiere questa famosa magia.

Nel corso degli anni ho spesso proposto questo libro perlopiù a bambine che alla sola vista di un libro se la davano letteralmente a gambe, trovando le più fantasiose delle scuse come “Maestra ho scoperto di avere un problema agli occhi e non potrò leggere finché non metterò gli occhiali” (per poi scoprire che avevano 10 decimi per occhio) oppure “Non ho potuto leggere perché il cane mi ha mangiato il libro”, senza considerare tutti i libri scomparsi nel nulla di cui non si è più saputo niente, magicamente risucchiati dalle case al mare o in montagna. Mi piace pesare che siano tutti in una libreria ad aspettare che qualcuno ridia loro una qualche dignità.

Ma questo libro, proprio lui, non mi ha mai deluso. Certo, il preambolo con cui lo consigliavo era degno di una nomination agli Oscar, con tanto di racconto strappalacrime sul perché si trattasse del mio libro preferito, sul perché mi riconoscessi nella protagonista e sul fatto che avevo scelto proprio loro per conoscere una parte di me, perché ricordatevelo sempre: nessun apprendimento passa attraverso le cose in bianco e nero, bisogna sempre dare un po’ di colore a tutto, bisogna sempre mescolare gli ingredienti con il sentimento e con uno sguardo di amore che ci permetta di rendere ai bambini le cose più magiche di quello che sono.

Il libro in questione si intitola “MIRABELL” di Astrid Lindgren che altro non è che la stessa autrice di Pippicalzelunghe.

La storia è ambientata in un luogo e in un tempo indefinito, ma la protagonista, Britta ha gli stessi desideri nel cuore dei bambini di ogni tempo.

Vive assieme alla sua mamma e al suo papà in una casetta di campagna circondata da un bellissimo giardino. Sono molto poveri e lei ogni giorno passa davanti ad un negozio di giocattoli in cui vede sempre una meravigliosa bambola che desidera tantissimo, ma che naturalmente i suoi genitori non possono regalarle.

Una sera Britta incontra un vecchietto gentile che le regala un seme e le dice: ”Pianta questo seme nel tuo orto e annaffialo per bene ogni giorno: vedrai che salterà fuori una bella sorpresa”.

Britta, con grande attenzione, fa quanto le è stato detto e aspetta pazientemente che il semino germogli.

Questa è la bellissima storia di un’attesa e di una pazienza che vengono premiate, la storia di una bambina che accudisce un semino, lo innaffia e lo cura. Da questo semino spunterà una bellissima bambola bionda con un vestitino rosso, più bella di quella del negozio di giocattoli.

E non è tutto. Quando finalmente Britta stacca dalle radici la sua nuova stupenda bambola, scopre qualcosa di incredibile: Mirabell parla, gioca e, naturalmente, mangia! Queste cose però le fa solo in presenza di Britta e nessuno, a parte lei, sa che fa tutte le cose che fa una normalissima bimba.

Questo libro non mi delude mai nel mio scopo perché è difficile per una bambina non immedesimarsi nella protagonista di questo libro: il tema dell’attesa, della pazienza, del premio fanno parte della vita quotidiana di ciascun bambino. Anche gli spazi in cui si snoda la storia sono molto vicini a noi: la camera di Britta, la cucina, il giardino di casa.

E poi il finale. Questo finale lo trovo davvero toccante e soprattutto adatto ad ogni età, perché a seconda di quello che un bambino è pronto a ricevere, lui insegna. Il finale è un invito:

“Vi piacerebbe vedere la mia bambola, la mia splendida meravigliosa Mirabell? Venite a trovarmi e ve la mostrerò. Basta seguire la stradicciola che porta alla nostra casetta. Sarò lì ad aspettarvi al cancello con Mirabell”.

Un invito a non rinunciare ai sogni, un invito a cercare di essere felici nella vita nonostante le avversità e mi piace pensare che sia anche un invito a continuare a leggere, è un po’ come se Mirabell facesse la famosa magia e dicesse ai miei riottosi piccoli lettori: ”Hai visto? Come ti è piaciuto questo libro, te ne piaceranno tanti altri, non smettere di leggere!”. E detto da una bambola cresciuta da un semino ha tutto un altro effetto, ve lo garantisco!

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