di noi!
Durante le ore di Tecnologia e di Arte, guidati dagli insegnanti Colombo, Moltrasio e Sangermani, gli studenti di terza media hanno progettato e decorato una scarpa in cartoncino ispirata al modello Air Force One, scegliendo un tema che li rappresentasse.
Guarda il video e leggi il “monologo di Gocciole”.
Ok, lo so, magari sembra strano sentirmi parlare, ma fidati: non sono solo una scarpa. Certo, sono fatta di cartoncino, colla e colori, ma dentro di me c’è molto di più. Rappresento idee, emozioni, scelte. Sono la risposta a una domanda più complicata di quanto sembri: chi sei?
Chi mi ha creato ha dovuto fermarsi e pensarci. Non bastava disegnare qualcosa di bello, serviva trovare qualcosa che parlasse di sé. Non è così scontato! Ti sei mai chiesto davvero cosa ti rappresenta? Cosa ti piace così tanto da trasformarlo in qualcosa di concreto? Beh, io sì. E non sono la sola.
C’è Autunno che porta con sé i colori delle foglie che cadono, l’aria fresca di ottobre, la voglia di rallentare un po’. All’inizio la sua creatrice aveva paura di sbagliare, di non finire in tempo, di non riuscire a rendere i colori come voleva. Ma poi ha capito che creare è anche sbagliare, correggere, riprovare. E alla fine, eccola qui: esattamente come l’aveva immaginata.
C’è l’omaggio a Keith Haring, nata dalla voglia di raccontare un messaggio. La sua creatrice l’ha scelta perché l’arte può parlare, può dire cose importanti senza bisogno di parole. Ha studiato le opere, ha osservato i colori e le texture, l’ha creata pensando a un artista che ha trasformato il dolore in segni pieni di energia.
Aurora Boreale è nata dallo stupore. Chi l’ha creata ha scelto un fenomeno naturale incredibile, qualcosa che lascia a bocca aperta. Perché? Perché quei colori, quelle sfumature nel cielo sono un po’ come lei: un’esplosione di energia che si accende all’improvviso, affascinante e imprevedibile. Come l’aurora, non è sempre visibile, ma chi sa guardare nel momento giusto può vederla rivelarsi in tutta la sua intensità.
E poi ci sono io, Gocciole. Sì, hai capito bene, come i biscotti. Sono fatta di colazione, di casa, di un gesto quotidiano che sembra scontato ma che per chi mi ha costruita ha un valore enorme. Sembro semplice, ma in realtà racconto tanto. Perché non serve sempre qualcosa di incredibile per raccontare chi sei. A volte, basta una goccia di cioccolato.
Non importa quale sia il tema. Ognuno ha scelto qualcosa che gli somiglia, un’idea che gli sembrava giusta, anche senza sapere bene il perché. E il bello è proprio questo: senza nemmeno accorgersene, chi mi ha costruita ha messo dentro di me un pezzo di sé.
Poi è arrivato il momento di mostrarsi. Perché sì, alla fine il gioco era questo: fare una scarpa che parlasse da sola. Quando ci hanno esposte, nessuno ha dovuto dire nulla. Bastava guardarci per capire qualcosa in più di chi ci ha creato. Un po’ come un biglietto da visita, ma senza nomi, senza parole. Solo colori, forme e dettagli che raccontavano una storia.
Il tema educativo "Tu sei un valore" ha preso vita nel musical delle terze medie, un percorso in cui i ragazzi hanno potuto conoscersi in azione, scoprendo nuovi talenti e nuovi amici.