Anche quest’anno, come già l’anno passato, le Sorelle Trappiste del Monastero di Vitorchiano hanno voluto sostenere in maniera concreta la realtà educativa della nostra scuola con gratuità sorprendente. Non possiamo non restarne colpiti: in un tempo in cui tutto sembra misurarsi in termini di tornaconto e utilità, il loro dono ci sorprende, ci interpella e ci consola. È la realtà che si impone e ci educa attraverso l’imprevisto. È il segno concreto di un legame misterioso e profondo, che ci precede e ci sostiene. Con gratitudine e commozione, pubblichiamo qui di seguito la lettera che abbiamo voluto indirizzare alla Madre Badessa e a tutte le Sorelle.
Carissima Madre Badessa, carissime Sorelle,
ancora una volta ci avete sorpresi. Ancora una volta ci avete preceduti.
Con questa vostra nuova, generosa e del tutto inattesa donazione, ci raggiungete nel cuore dell’opera educativa che accompagniamo, come un soffio di bene che ci riapre gli occhi e ci rimette in cammino. È difficile trovare parole adeguate per esprimere la gratitudine che sentiamo. Ma, facciamo esperienza che ogni vero dono non è mai solo una consolazione: è una chiamata.
Sì, il vostro gesto ci consola e ci commuove. Ma ci chiama anche con forza — a una maggiore fedeltà, a un’adesione più umile e più lieta a quel Mistero che ci ha messi in moto e ci accompagna nel servire quest’opera.
Nel vostro modo di donarvi — discreto, fermo, libero — riconosciamo qualcosa che ci riguarda nel profondo: il segno di una preferenza immeritata, il riverbero di un Altro che ci ama prima ancora che lo cerchiamo. Per questo il vostro gesto diventa per noi una responsabilità. La responsabilità bella, lieta, grave di portare avanti la scuola come luogo in cui ogni persona, piccola o grande, possa fare esperienza di questa sovrabbondanza di bene.
Vi siamo profondamente grati. E siamo certi che la vostra preghiera continuerà a sostenerci dentro le fatiche di ogni giorno.
In attesa di potervi riabbracciare, vi salutiamo con filiale affetto, pieni di riconoscenza e commossi dalla misura sovrabbondante con cui Dio ci visita attraverso di voi.
Con affetto e gratitudine,
Il Consiglio di Amministrazione, il Rettore e la comunità educante Regina Mundi